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Capo V – Sanzioni disciplinari

Estratto dal regolamento di istituto as 20 (Delibera CI n. 136 del 20/09/2024)

Descrizione

Art. 27. Principi generali

  • Compito preminente della scuola è educare e formare, non punire: a questo principio va improntata qualsiasi azione disciplinare.
  • I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e formativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino dei rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
  • La responsabilità disciplinare è personale; nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni.
  • La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e, quindi, l’efficacia.
  • Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all’infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno e, in ogni caso, al principio della crescita educativa data dalla presa di coscienza, da parte dello studente, dell’errore commesso e dell’impegno a non ripeterlo. La riparazione estingue solo le mancanze involontarie.
  • Nell’individuazione della sanzione disciplinare occorre sempre tener conto della personalità e della situazione dello studente.
  • Ogni sanzione deve essere motivo di riflessione e di crescita per tutto il gruppo classe che va sensibilizzato alla collaborazione con il singolo studente sanzionato.
  • La volontarietà nella violazione disciplinare e il grado di colpa nell’inosservanza delle disposizioni organizzative e di sicurezza sono elementi che concorrono a determinare la gravità dell’infrazione e il tipo di sanzione da irrogare.
  • La reiterazione di un comportamento che ha già dato luogo all’irrogazione di una sanzione disciplinare comporta l’applicazione di una sanzione disciplinare maggiore o di grado immediatamente superiore.
  • Nel caso di danneggiamenti o atti vandalici è richiesta la riparazione e/o la refusione totale del danno.
  • Allo studente viene data l’opportunità di convertire la sanzione con attività svolte a favore della comunità scolastica, in orario extrascolastico o negli intervalli, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza e con la sorveglianza da parte di docenti.
  • In caso di atti o comportamenti dello Studente che violano le norme del codice penale, il Dirigente provvede tempestivamente alla denuncia, che immediatamente porta a conoscenza sia della famiglia che del Consiglio di classe dell’interessato.
  • La convocazione dei Genitori connessa ad alcune sanzioni disciplinari deve configurarsi come mezzo d’informazione e di accordo per una concertata strategia di recupero.
  • Le sanzioni scritte e vistate poi dall’Ufficio della Dirigenza hanno effetto certo sull’attribuzione del voto di condotta da parte dei singoli Consigli di Classe in sede di scrutinio. Nessuna sanzione può influire sulla valutazione del profitto. In nessun caso può essere sanzionata, direttamente o indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestate e non lesiva dell’altrui personalità.

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